Sabato 3, sfidando la calura lucchese, siamo andati a Casoli, al festival Cinghiali volanti, per raccontare Il Temporale Forte. È vero, stiamo parlando tanto di caldo, troppo, ma se ti abitui al mondo sopra i 700 metri scendere sotto è un trauma mica piccolo. Ora, forse Casoli ha qualche problema personale con noi, forse siamo proprio noi il problema, fatto sta che ancora una volta, al nostro arrivo a Casoli, pioveva. E neanche una bella pioggia che monda e rinfresca: una tossicchiata moribonda di quelle che costringono a smontare l’attrezzatura e portano giù una cappa di umido impietoso. Ma noi siamo audaci. Ci siamo pucciati nell’antizanzare come il Pelide Achille abbiamo puntato le luci alla viva il parroco perché il tramonto non era nemmeno vicino, bevuto tutta l’acqua a disposizione e poi, con le luci che cominciavano ad accendersi sul mare, Sole e Tiglio hanno raccontato la loro storia ad una platea piena, paziente, che ci ha presi per mano e portati fino alla fine. Grazi per essere venuti, per aver ascoltato ogni parola, per aver capito, per aver viaggiato con noi, sulla stessa barca, a volte prendendo il timone. Grazie, perché quella sera vi abbiamo dovuto tanto. Grazie a Cinghiali volanti per averci ospitati ancora una volta, grazie a chi ci ha abbracciati, grazie al monte e alle sue mani forti. Grazie per esserci stati.