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Il gioco dei tre narratori
Come sopravvivere ad un monologo di narrazione

La narrazione è una forma teatrale dalle infinite possibilità, esaltante e terrificante. Insieme all’opportunità di raccontare qualsiasi storia con niente di più che il proprio corpo, viene la spaventosa esperienza di essere sul palco in completa solitudine. La narrazione è un’animale complesso che richiede un equilibrio tra dentro e fuori dal racconto, tra narratore e personaggio narrato, tra contatto col pubblico e costante disegno degli eventi sul palco, e di quest’equilibrio ci occuperemo nel corso del seminario.
Il seminario ha l’obbiettivo di fornire ai partecipanti elementi creativi e tecnici per l’interpretazione del monologo di narrazione, tanto dal punto di vista fisico e vocale, quanto dal punto di vista attorale, dando spazio sia al lavoro collettivo di contaminazione tra colleghi sia al lavoro individuale tra partecipante e docente.
Verranno affrontate, oltre agli elementi tecnici, le tre forme principali di figura narrante (onnisciente, vivente, evanescente) nonché il disegno fisico e vocale di un “altro” ed un “altrove” che si affianchi alla narrazione.
Il seminario è rivolto a giovani attori/attrici, professionisti/e e semiprofessionisti/e, ed allievi attori/attrici

Elementi:
. la creazione dell’immagine fisica: preparazione fisica al lavoro creativo, la parola che plasma il corpo, lavoro corale su stralci di testo
. il narratore: il movimento della narrazione, la relazione tra narratore, storia e pubblico
. il personaggio: costruzione della fisicità da elementi piccoli ma esatti, il passaggio veloce tra diverse voci narrate
. la direzione: il rapporto con il pubblico, le immagini e lo spazio

Materiale necessario:
. Abbigliamento comodo
. Una favola, a perfetta memoria, che può essere fra quelle fornite, una a vostra scelta nel panorama letterario oppure una scritta da voi. L’importante è che la struttura sia quella di un racconto, sia essa scritta in prima o in terza persona: più personaggi che partecipano all’azione e uno svolgimento lineare.

Svolgimento:
Il seminario si svolgerà all’aperto nei prati e negli spazi di una bellissima cascina nella campagna marchigiana.
a Casa Favilla, via della pieve vecchia 5, Ginestreto (PU)
Sabato 31 agosto e domenica 1 settembre 2024
in due giornate intensive (16 ore totali) così divise:
Mattina: training, lavoro fisico, lavoro collettivo
Pomeriggio: lavoro su testo, lavoro individuale

Costo del laboratorio:

70€ a persona
+ 50€ vitto e posto tenda nel luogo del laboratorio
Massimo 12 partecipanti

Il laboratorio si inserisce all’interno di tre giorni di eventi:
Ci sarà la possibilità inoltre di assistere (con biglietto a parte) agli spettacoli di Compagnia Salz:
30 agosto: “Letture palestinesi”
1 settembre: “Pulìn che ha liberato la luna”

Per info e prenotazioni:
Casa Favilla: +39 380 425 83 29 (Chiara Landonio)
Compagnia Salz: +39 388 077 97 16 (preferibilmente whatsapp) (Ermanno Rovella)
compagniasalz@gmail.com
www.compagniasalz.it

I conduttori:

ALICE MARIA BIGNONE: attrice, drammaturga e formatrice professionista.
Nata il 26/09/1989 a Genova. Diplomata presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano nel 2015, conduce seminari di recitazione e sull’uso del corpo in scena per attori e danzatori.
Studia, tra gli altri, con: Julie Stanzak, François Kahn, Maril Van Den Broek, Maria Shmaevich, Peter Clough, Cesar Brie, Silvio Castiglioni, Bruno Fornasari, Alessio Maria Romano, Balletto Civile e Carmelo Rifici.
Come attrice e drammaturga di Compagnia Salz (Piccola città che muore, Lidia-storia di una masca, Filio dello Spedale, il temporale forte, Pulìn che ha liberato la luna), approfondisce il tema della memoria contadina italiana scrivendo e lavorando sulla “Trilogia delle voci Povere”.
Dal 2018 indaga, tramite Compagnia Salz, le possibilità del teatro di narrazione, passando dal monologo alla favola ed alle ibridazioni con il dialogo, e dell’uso dello strumento fisico nel teatro di parola .
Con Ermanno Rovella gestisce il progetto “Teatro nei Rifugi” e il ciclo di laboratori: “Abitare la storia”, “La scimmia che canta” e “Il gioco dei tre narratori”.

ERMANNO ROVELLA: attore, regista e formatore professionista.
Nato il 09/04/1989 a Lucca. Diplomato presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano nel 2015, conduce seminari di recitazione per professionisti e principianti. Attualmente co conduttore del corso di tecniche vocali presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano.
Studia, tra gli altri, con: Karina Arutyunyan, Maria Shmaevich, Peter Clough, Cesar Brie, Massimiliano Cividati, Ambra D’Amico, Alessio Maria Romano, Emiliano Bronzino. Masterclass con Carmelo Rifici e Lucia Calamaro presso il Teatro Lac di Lugano nel 2016. Come attore e regista di Compagnia Salz (Piccola città che muore, Lidia-storia di una masca, Filio dello Spedale, Il temporale forte, Pulìn che ha liberato la luna), approfondisce il tema della memoria contadina italiana lavorando sulla “Trilogia delle voci Povere”.
Dal 2018 indaga, tramite Compagnia Salz, le possibilità del teatro di narrazione, passando dal monologo alla favola ed alle ibridazioni con il dialogo, e dell’uso dello strumento vocale nel teatro di parola.
Con Alice Bignone gestisce il progetto “Teatro nei Rifugi” e il ciclo di laboratori: “Abitare la storia”, “La scimmia che canta” e “Il gioco dei tre narratori”.